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| Sessione di Giovedì 30/09/2010
Assieme al principe gli avventurieri partolo alla ricerca di altri superstiti nelle prigioni. La cerca è breve: l'ala inesplorata delle prigioni termina con una piccola stanza delle torture, popolata da sei accoliti alle prese con un prigioniero malridotto incatenato su un tavolo al centro di essa. Se pur piu impegnativo del precedente scontro, gli accoliti vengono presto sopraffatti dal gruppo di avventurieri e trucidati. Ci si trova nuovamente davanti ad un'enigma: il prigioniero incatenato al tavolo delle torture altri non è che un'altro principe Vaine, ma questa volta senza ali. Rendang il sacerdote e Vladimir l'arcanista utilizzano i loro incantesimi di divinazione per trovare risposte, e queste unite al buon senso portano il principe Vaine alato a rivelarsi essere un impostore; questa assunte le sembianze di una creatura demoniaca alata dalle fattezze femminili, comincia a scagliare sortilegi e attaccare il party. Il piccolo half-ling riesce a mettere a segno un colpo quasi fatale alla creatura, la quale si salva scomparendo dalla vista di tutti. Un attimo dopo dal pavimento si apre un varco, fiamme e calore escono da esso e anche due figure dall'aspetto demoniaco, le quali senza esitazione fanno vampare fiamme ovunque e attaccano con le loro possenti armi. Artak, prima messo in fuga assieme a Rendang dal sortilegio della demonessa, riesce a rientrare nella stanza appena in tempo, prima che il corridoio divampi in un'incendio. Dimsdale invece si lancia alla ricerca del suo protetto, fuggito anch'esso, noncurante delle bruciature nell'attraversare il corridoio in fiamme e lo incontra quasi cinquanta metri dopo, proprio mentre con la sua mazza ferrata sta sferrando il colpo fatale alla creatura sparita dalla stanza delle torture poco prima. Nella camera delle torture la situazione si fa calda: Artemis riesce a liberarsi dalla corda magica che lo teneva intrappolato, mentre Hobb Chop e Vladimir se la vedono corpo a corpo con i 2 demoni. La sessione si conclude con Vladimir che cade a terra ferito mortalmente dalle fiame divampate attorno a lui, mentre dalle mani di Artak si sprigiona una tempesta di neve, spargendosi per la stanza e placando le fiamme.
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